Comunicazione intrapersonale

Voce principale: Comunicazione.
Photo of Rodin's sculpture The Thinker
Pensare intensamente a sé stessi è una forma tipica di comunicazione intrapersonale, come esemplificato dalla scultura di Rodin Il pensatore.[1]

La comunicazione intrapersonale (nota anche come autocomunicazione) è la comunicazione con sé stessi o la comunicazione tra sé e sé. Ne sono esempi il dire a sé stessi "la prossima volta farò meglio" dopo aver commesso un errore, o l'immaginare una conversazione con il proprio capo per prepararsi ad uscire dal luogo di lavoro in anticipo. Spesso viene intesa come uno scambio di messaggi in cui il mittente e il destinatario sono la stessa persona. Alcuni teorici utilizzano una definizione più ampia che va oltre l'osservazione dei messaggi, e si concentra sul ruolo del significato e sul dare un senso[2] alle cose. La comunicazione intrapersonale può avvenire in solitudine, o in situazioni sociali. Può essere provocata internamente, o avvenire come risposta ai cambiamenti dell'ambiente.

La comunicazione interpersonale abbraccia vari fenomeni. Un tipo molto rappresentativo avviene del tutto internamente, nella forma di scambio con la propria mente. Per alcuni ricercatori, ne è la sola forma. In senso lato, però, ci sono anche altri tipi di comunicazione da sé—a sé per il tramite di mezzi esterni, come tenere un diario, o compilare una lista della spesa, per uso personale. Nella comunicazione interpersonale verbale, i messaggi sono veicolati da un linguaggio, a differenza della comunicazione non verbale talora utilizzata da immaginazione e memoria. Una distinzione tra forme verbali interiori può caratterizzare soliloquio e dialogo interiore. Mentre il primo implica che vi sia una sola voce che parla a sé stessa, nel secondo caso più voci, legate a differenti posizioni, prendono la parola, animando un'interazione immaginaria. La comunicazione intrapersonale può correlarsi ad altri fenomeni come pianificazione, problem-solving, ragionamento, auto-persuasione, introspezione, e sogno.

I modelli di comunicazione intrapersonale studiano quali comportamenti siano coinvolti, e come interagiscano. Molti modelli postulano che il processo inizi con la percezione e l'interpretazione di stimoli o indizi esterni. I passi successivi portano alla codifica simbolica di un messaggio, che diviene un nuovo stimolo. Alcuni modelli identificano il medesimo come mittente e ricevente. Secondo altri modelli, il sé è un'entità complessa, e il processo di cui parliamo sarebbe uno scambio tra parti differenti del sé, o tra "sé diversi" appartenenti alla medesima persona. La comunicazione intrapersonale si contrappone all'interpersonale, nella quale mittente e destinatario sono persone diverse. I due fenomeni tuttavia si influenzano reciprocamente, in varie maniere. Ad esempio, la reazione (positiva o negativa) ricevuta da altri condiziona il modo in cui una persona parla a sé stessa. La comunicazione intrapersonale ha un ruolo nell'interpretare i messaggi altrui, e nel formulare le risposte. In forza di ciò, alcuni teorici pongono la comunicazione intrapersonale a fondamento di ogni comunicazione. Tale assunto non è generalmente condiviso; un approccio alternativo considera la comunicazione intrapersonale come una versione interiorizzata di quella interpersonale.

Per le sue molteplici funzioni e influenze, la comunicazione intrapersonale di solito è intesa come un fenomeno sociale significativo. È importante nella salute mentale in relazione al soliloquio positivo e negativo. Il negativo si concentra sugli aspetti deteriori del sé, talora in modo eccessivamente critico. È collegato a stress psicologico, ansia e depressione. Un'azione comunemente associata al contrasto del soliloquio negativo consiste nell'acquisire consapevolezza degli schemi negativi. Passi successivi sono confutare la veridicità dei giudizi oltremodo critici e promuovere modelli di pensiero positivi. Al proposito è di speciale rilevanza l'autoconcetto, ovvero come una persona vede sé stessa, segnatamente la sua autostima o come valuta le proprie abilità e caratteristiche. La comunicazione intrapersonale non è studiata in modo così approfondito come altre forme di comunicazione. Uno dei motivi è che è più difficile da studiare, dato che avviene principalmente come processo interno. Un'altra ragione è che il termine viene spesso utilizzato in un senso molto ampio, rendendo difficile delimitare i fenomeni che vi appartengono.

  1. ^ Ehrlich, 2000 pp. 38–41
  2. ^ Il sensemaking o sense-making è il processo con cui le persone danno significato alle loro esperienze collettive. È stato definito come "il continuo sviluppo retrospettivo di immagini plausibili che razionalizzano ciò che le persone fanno" (Weick, Sutcliffe, & Obstfeld, 2005, p. 409). Il concetto è stato introdotto negli studi organizzativi da Karl E. Weick alla fine degli anni 1960 e ha influenzato sia la teoria che la pratica. Weick intendeva incoraggiare uno spostamento, dal tradizionale focus dei teorici delle organizzazioni sul processo decisionale, verso i processi che costituiscono il significato delle decisioni che vengono messe in atto nel comportamento.

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